Encanto e l’importanza di riconoscere il proprio valore… insieme!
Perché è importante riconoscere il nostro valore ed esserne pienamente consapevoli?
Come possiamo imparare ad accettare noi stesse, prima ancora di chiedere agli altri di farlo?
In questo articolo voglio darti qualche ispirazione per allenare l’accettazione di te stessa, ritrovare fiducia in chi sei e quanto vali, in un modo un po’ diverso dal solito, ispirandomi ai protagonisti di un film.
La pellicola a cui mi riferisco è “Encanto”, l’ultimo film di animazione della Disney che, se non hai ancora visto, ti consiglio di vedere il prima possibile (se sei qui e mi segui, sono certa che ti piacerà!).
Non preoccuparti, non ti svelerò nulla in anteprima, puoi tranquillamente leggere questo articolo senza correre il rischio di rovinarti la visione.
Quello che troverai nelle prossime righe non è la trama, è piuttosto il messaggio che io ci ho visto, così come diverse mie clienti che mi hanno scritto: “Pat, è il tuo film!”.
“Encanto”, il manifesto dell’imperfezionismo
La prima volta che ho visto “Encanto” (ebbene sì, sono già a quota tre!), ho subito pensato che fosse una sorta di manifesto dell’imperfezionismo, di quell’atteggiamento accogliente e comprensivo nei nostri riguardi – e in quelli degli altri – che possa permettere di “concedersi la soddisfazione di sè, anche fra le pieghe dell’imperfezione, perchè è lì che si cela il meglio di noi.”
In particolare ho trovato deliziosa l’intenzione del film di infondere fiducia rispetto alla possibilità di poterci liberare dal peso delle aspettative, del perfezionismo, dalle convinzioni limitanti su chi crediamo di dover essere per andare bene ed essere accettate.
E’ possibile trovare un modo di essere che ci corrisponda davvero e che sia solo nostro.
E’ possibile smettere di provare vergogna per come si è, per la propria “diversità”, per il fatto di non aderire a modelli imposti dall’esterno.
E’ fattibile mollare la presa e smettere di affannarci per dimostrare di essere all’altezza.
Possiamo smettere di associare la perfezione alla nostra immagine, di cercare di essere la persona che non siamo.
Perché la vita è meravigliosa quando ce ne riappropriamo e il vero miracolo è essere noi stesse, non perfette o come ci vorrebbero gli altri.
Come riconoscere il tuo valore ispirandoti ai personaggi di “Encanto”
Ecco alcuni suggerimenti per lasciarti guidare dal messaggio potentissimo di questo cartone e fare pratica di imperfezionismo, avere sentirti a tuo agio nei tuoi panni e vivere meglio con con gli altri, consapevole di quanto vali.
1. Fai come Luisa: liberati dal peso delle aspettative e delle etichette
Per vivere felice è necessario liberarti del peso e dall’affanno del “dovere”.
Di tutte le convinzioni che hai su come dovresti essere, come dovresti agire, pensare e comportarti per andare bene e compiacere gli altri.
Ispirati a Luisa per dire basta alla fatica di dover fare di tutto pur di dimostrare di essere all’altezza di modelli imposti e di etichette che ti senti attaccate addosso, ma in cui non ti riconosci, che non corrispondono affatto a chi sei e a cosa vuoi.
2. Lasciati ispirare da Isabela per accettare le tue spine e liberarti dalla perfezione
Accetta di non essere (solo) un fiore perfetto, ma che la tua natura può avere delle spine.
Accogli chi sei e la possibilità che tu possa essere o sentirti come un cactus, forse dalle forme e dall’aspetto meno grazioso di un fiore delicato, ma
Quesot ti permetterà di sperimentare un modo più leggero e spensierato di vivere la vita, senza il peso della perfezione a tutti i costi, ma con la libertà di essere te stessa, in ogni momento.
Accogliere le tue spine, riconoscere e accettare di essere un cactus che possiede la bellezza dell’imperfezione e il dono dell’autenticità, diventa la via per lasciar andare il perfezionismo e trovare il tuo modo imperfetto di stare al mondo.
3. Impara l’imperfezionismo da nonna Abuela
Riconosci che è arrivato il momento di lasciar andare le apparenze e di far cadere le barriere che non ti permettono di entrare in reale connessione con gli altri.
Le tue relazioni potranno essere più autentiche se ti lascerai ispirare da Abuela Alma, riconoscendo che non serve cercare di tenere tutto sotto controllo per far apparire tutto splendente e perfetto, che la perfezione è un sacrificio e ammettere le proprie debolezze, le proprie “crepe” e imperfezioni, può solo farti sentire più vicina agli altri.
Più forte e consapevole di chi sei.
4. “Nomina” il Bruno che è in te e lasciati vedere e apprezzare per ciò che sei
Per riuscire a lasciare che il tuo modo di essere sia visto e apprezzato per ciò che è, ispirati a questo personaggio e al suo coraggio di lasciarsi prendere per mano per onorare il suo talento e la vocazione con cui è venuto al mondo.
Questo coraggio è quello che ti serve per smettere di temere i (pre) giudizi e ritrovare la fiducia per rimanere fedele a te stessa e a chi sei davvero.
5. Sii come Maribel: accetta te stessa anche quando questo significa essere “diversa” dagli altri e da come ci si aspetta
I tuoi bisogni di appartenenza, di apprezzamento, di riconoscimento non possono essere soddisfatti annullando chi sei, mettendoti da parte, nascondendo la tua vera natura.
Lasciati ispirare dalla protagonista del film per ricordarti che ciò che ti rende “unica”, “diversa” è l’essenza di chi sei. E se non sarai tu la prima ad accettare te stessa, riconoscere il valore di queste parti di te, non troverai mai il riconoscimento esterno che cerchi.
Perchè l’apprezzamento esterno da solo non basta per sentirti felice, appagata e soddisfatta di te. Occorre che tu impari ad ascoltare te stessa, il tuo intuito, avere fiducia in chi sei tu e ciò che davvero senti di voler fare, per nutrire i tuoi bisogni e sentirti realizzata.
In quali di questi personaggi ti riconosci di più?
Prenderai spunto da questo film e i suoi protagonisti per diventare consapevole di chi sei e del tuo valore e avere una vita che rispetti chi sei davvero?
Che ne dici di farlo insieme, come succede ai personaggi di Encanto?
Puoi candidarti a lavorarci su con me compilando il questionario che trovi qui!
Ph Pexels/Anna Tarazevich